Rinnovato il Bonus investimenti Sud 2022, il credito di imposta in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive che si trovano in regioni del Mezzogiorno o svantaggiate.
I Beneficiari
L’agevolazione riguarda tutte quelle realtà aziendali, già esistenti o startup, che investono in beni strumentali nuovi come attrezzature, macchinari e impianti, di uso durevole, destinati ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa.
Sono quindi esclusi dall’agevolazione i beni immateriali, gli immobili e i veicoli, i beni “merce” e i materiali di consumo.
I beneficiari sono tutte le imprese ubicate in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Investimenti ammissibili
- Creazione di un nuovo stabilimento
- Ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente
- Diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti nuovi e mai fabbricati
- Cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente
Il bonus è attribuito nella misura pari al 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per quelle di grandi dimensioni. Per il Molise e l’Abruzzo, invece, le percentuali di aiuto sono ridotte rispettivamente al 30%, 20% e 10%.
Beni rientranti
Il bonus per gli investimenti al Sud vale per l’impiego di tutti i beni che rientrano un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. I beni ammessi sono quelli illustrati nella circolare 34/E del 2016, ovvero:
- macchinari, impianti e attrezzature varie relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
- quei beni che si caratterizzano per il requisito della “strumentalità” rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria del credito d’imposta. I beni, conseguentemente, devono essere di uso durevole ed atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa;
- i beni “nuovi”. Conseguentemente, l’agevolazione non spetta per gli investimenti in beni a qualunque titolo già utilizzati;
- quei beni destinati a strutture produttive situate nel territorio delle aree puntualmente individuate dalla norma, ovvero le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Restano esclusi autonomamente destinati alla vendita (cosiddetti “beni merce”), trasformati o assemblati per l’ottenimento di prodotti destinati alla vendita, quali materiali di consumo.
Come fruirne
Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.
La comunicazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica.
Fonte (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/credito-di-imposta-per-gli-investimenti-nel-mezzogiorno/come-fruire-del-credito)