Maxisanzione lavoro nero 2024: da 46.800 a 57.600 per i recidivi

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del  decreto legge 19/2024 detto PNRR bis è stata apportata una nuova stretta volta alla tutela della sicurezza ne luoghi di lavoro, è previsto un nuovo aumento delle sanzioni  in materia di lavoro irregolare

L’articolo 3 del Dl 12/2002, convertito, con modificazioni, dalla legge 73/2002 prevede, in caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria (cosiddetta maxisanzione), modulata per fasce in base alla durata dell’illecito.

Le sanzioni

A decorrere dal 02 marzo 2024 il nuovo decreto Pnrr 4 ha innalzato al 30% (quindi di un ulteriore 10%) la maxisanzione prevista.

Le fasce sanzionatorie risultano così modificate:

  1. da 1.950 a 11.700 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore sino a 30 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva 2.400-14.400);
  2. da 3.900 a 23.400 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore da 31 e sino a 60 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva 4.800-28.800);
  3. da 7.800 a 46.800 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore oltre 60 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva 9.600-57.600).

Raddoppio in caso di recidiva

Tale meccanismo non risulta modificato dal DL 19/2024 e pertanto resta confermato quanto già disposto dalla L. 145/2018 che già disponeva un raddoppio della maggiorazione in caso di recidiva, ovvero nei casi in cui il datore di lavoro, nei tre anni precedenti, fosse stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.

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